miglior offerente
il demoniaco stare male
lento ed impaziente il conteggio
futili ripensamenti e rimpianti lasciano la sala
l’audace compratore
resta seduto contemplando
il suo acquisto
il suo premio
il suo giocattolo
il mio sangue
il mio cuore
il mio sconforto
con un gesto della testa
cancella tutto intorno a se
una risata egoista
risalta rughe infernali e antiche
le mani calde stringono quasi soffocando
le mie gioie
le mie paure
le mie utopie
le sue rivincite
le sue vendette
le sue malvagità
scocciato e soddisfatto
getta il costoso corpo
nelle braccia della morte
sua fedele moglie
che con abile ferocia
rosicchia gli scarti
attenta a non perdere nemmeno una briciola
di me
del mio petto
del mio dolore
f.
1 commento:
Non avevo letto qst'ultima poesia...Anche se nn credo si debba esprimere un giudizio del genere, mi piace molto... Riesco a sentire tt quella parte del dolore che si possa esprimere attraverso le parole... E' come se quell'uomo e quella donna soffocassero il mio cuore, ke si fa forza battendo sempre più forte e diventando più pesante... Purtroppo non so cosa t'abbia portato a scrivere qst poesia e nn posso avere parole adeguate al momento... Posso solo dire che, per quanto ci siano cose ke sembrino farci a pezzi, in pezzi così piccoli da farci sentire morti quando siamo ancora vivi e respiriamo, seppur ansimando, il Tempo, che considero il mio più grande nemico, si rivela un guaritore. Col suo scorrere il nostro respiro ricomincia a non fare rumore...
Fino ad una prossima Morte ed alla seguente nuova Rinascita.
Almeno questo è quel ke credo...
Dany
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