mercoledì 23 maggio 2007

FUOCHI FREDDI

si è sciolto il ghiaccio che riscaldava la strada
si è spento il corpo trafitto dall'ipocrita spada
la pace riconquistata dalla guerra
bagna di oscuro sangue la terra
comanda
il generale di spade
mentre
il soldato incredulo cade
praterie impercettibili accarezzate dal vento
sono risorto morto e visibilmente contento
il divino arbitro giudica e punisce
ed il suo servo di ipocrisie finisce
la mano che s'innalza e chiede aiuto
in un attimo un soccorso è giunto ormai perduto
...
f.
scrissi questa poesia tanto tempo fa su uno dei miei primi diari. non so perchè stasera ho deciso di metterla qui sul blog. dentro, fuori ed intorno c'era la guerra. la guerra fatta di parole. parole che fanno male più di mille spade, più distruttive delle bombe, più astute di qualsiasi generale. parole. come ora. cerco di asciugare ogni goccia delle mie emozioni sulla carta ma la mano ride della penna e resto fermo immobile... aspetto.

Nessun commento: